La parola di oggi è: braciere / brace


bracière / braˈtʃɛre/
[fr. brasier, da braise ‘brace’ av. 1665]
s. m.
recipiente di rame o altro metallo, spesso lavorato artisticamente, contenente la brace per riscaldare una stanza o anche, nell'antichità greco-romana, per celebrare riti religiosi
|| bracierìno, dim.


bràce / ˈbratʃe/ o (lett.) bràgia, bràcia, bràge, bràṣa
[dal lat. tardo brăsa(m) ‘carbone’, di orig. germ. 1268]
s. f.
1 fuoco senza fiamma che resta da legna o carbone bruciati: cuocere le salsicce sulla brace; una bistecca alla brace | (fig.) sguardo di brace, ardente, appassionato | occhi di brace, (fig., lett.) arrossati per l'ira, minacciosi | farsi di brace, (fig.) arrossire violentemente | soffiare sulle braci, (fig.) stimolare odio, passioni e sim. | PROV. cadere dalla padella nella brace, (fig.) passare dal male al peggio: lo fare' volentieri, ma non vorrei uscir dalla padella e cascar nella brace (Michelangelo) | essere sulle braci, (fig.) in attesa impaziente e preoccupata di qlco. o qlcu.
2 (tosc.) carbone spento di legna minuta SIN. carbonella