La parola di oggi è: brodo / consommé


bròdo / ˈbrɔdo/
[germ. *bròd, che indica un tipo di cibo non usuale nelle mense romane 1322]
s. m.
1 alimento liquido, utilizzabile anche nella preparazione di risotti o minestre, ottenuto facendo bollire in acqua salata carne, verdure o altro, con l'aggiunta eventuale di aromi e spezie: brodo grasso, magro, lungo, ristretto; brodo di manzo, di cappone, di pesce, di tartaruga | brodo di dadi, ottenuto per soluzione in acqua bollente di dadi d'estratti alimentari | primo brodo, che si leva dopo la prima scottatura della carne | lasciare cuocere qlcu., qlco. nel suo brodo, (fig.) non curarsene | andare in brodo di giuggiole, (fig.) gongolare di gioia | (fig.) tutto fa brodo, tutto serve | PROV. gallina vecchia fa buon brodo, V. gallina
2 quantità di brodo contenuta in una tazza, scodella e sim.: prendere un brodo
3 (spreg.) broda | (fig.) discorso lungo e noioso
4 (biol.) brodo di coltura, V. brodocoltura; (fig.) ambiente o contesto favorevole alla nascita e allo sviluppo di qlco.: il brodo di coltura del terrorismo | brodo primordiale, le acque dell'Oceano primitivo ricche di componenti organiche, da cui, secondo una teoria biologica, avrebbe avuto origine la vita sulla Terra
|| brodàccio, pegg. | brodétto, dim. (V.) | brodìno, dim. (V.)


consommé /fr. kɔ̃sɔˈme/
[fr., ‘consumato’ 1790]
s. m. inv.
brodo ristretto di carne di manzo o di pollo