cristallo
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SILLABAZIONE: cri–stàl–lo
♦cristàllo / krisˈtallo/
[vc. dotta, lat. crystăllu(m), dal gr. krýstallos ‘ghiaccio, acqua gelata’, da krýos ‘gelo’ ☼ 1250 ca.]
s. m.
1 (miner.) corpo solido omogeneo e anisotropo, di origine naturale delimitato, almeno in parte, da superfici o facce piane | cristallo di rocca, varietà di quarzo perfettamente incolore e trasparente | (fis.) cristalli liquidi, liquidi non isotropi, la cui birifrangenza è eliminata dall’applicazione di un campo elettrico: orologio, calcolatrice con visualizzatore a cristalli liquidi
2 vetro trasparente, incolore, a elevata rifrangenza, usato nella vetreria di lusso e in applicazioni tecnico-scientifiche; è preparato con silice, ossido di piombo e carbonato potassico | correntemente, qualità di vetro assai rinomata anche se priva di ossido di piombo: cristallo di Boemia; cristallo di Baccarat | (est.) lastra di vetro di dimensioni varie adibita a usi diversi: il cristallo della finestra, della vetrina, della porta, dell’orologio | (sociol.) soffitto di cristallo, V. soffitto
3 (lett., raro) lente | specchio | bicchiere
4 (fig., poet.) pianeta, astro: se ‘l Cancro avesse un tal cristallo, / l’inverno avrebbe un mese d’un sol dì (Dante Par. XXV, 101-102)
5 (fig., poet.) acqua limpida e trasparente di sorgente, ruscello e sim.: acque stagnanti, mobili cristalli (T. Tasso) | †ghiaccio
6 †astro