La parola di oggi è: eccezione

SILLABAZIONE: ec–ce–zió–ne SINONIMI
eccezióne / ettʃetˈtsjone/
[vc. dotta, lat. exceptiōne(m), da excĕptus ‘eccetto’ 1340]
s. f.
1 deroga, esclusione da una norma, da una regola o dalla normalità: per voi faremo un’eccezione | senza eccezione, niente e nessuno escluso | d’eccezione, fuori del normale, dell’ordinario | eccezion fatta per, fatta eccezione per, a eccezione di, tranne, eccettuato: ho concluso i preparativi, fatta eccezione per qualche telefonata | in via d’eccezione, eccezionalmente | fare eccezione, essere anomalo | (est.) fatto che esce dalla normalità, dall’ordinarietà: il fenomeno osservato costituisce un’eccezione inspiegabile | PROV. l’eccezione conferma la regola
2 critica, obiezione, rilievo: muovere, opporre un’eccezione; fare delle eccezioni | superiore a qualunque, a ogni eccezione, a qualunque critica
3 (dir.) ragione che, nel processo civile, può essere addotta davanti al giudice, o rilevata d’ufficio dallo stesso, perché provveda diversamente da come gli è stato chiesto: sollevare una eccezione; eccezione processuale, di rito; eccezione sostanziale, di merito
 SFUMATURE
eccezione – deroga – strappo – inosservanza
L’esclusione temporanea o parziale di qualcosa o qualcuno da una norma generale si definisce eccezione. Stesso concetto ma registro molto più familiare ha il termine strappo. Nel linguaggio giuridico l’eccezione si definisce deroga: più precisamente questa consiste nel porre con un provvedimento legislativo un’eccezione rispetto alla regola contenuta in altra norma giuridica. Una deroga decisa arbitrariamente e abusivamente diventa un’inosservanza, ossia una trasgressione e una contravvenzione della regola.
SFUMATURE deroga