La parola di oggi è: emigrare / immigrare

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e–mi–gra–re
emigràre 🔊 / emiˈɡrare /
[ vc. dotta, lat. emigrāre, da migrāre con ex- rafforz. av. 1793 ]
Definizione d’autore

v. intr. (aus. essere; avere quando il v. è usato assol.)
1

❖ partire dal proprio luogo di origine per andare a stabilirsi in modo temporaneo o definitivo in altra località:
emigrare in America, in Germania, al Nord
Sin. espatriare

2

❖ est. di animali, migrare

Definizione d’autore:
Ci sono uomini-albero e uomini-uccello. I primi hanno radici profonde, non amano spostarsi, se ci sono costretti soffrono. I secondi hanno ali, una volta in grado di usarle devono andare, sono felici solo se scoprono nuove parti del mondo. Il mio bisnonno Stefano volò via dal Piemonte e fece il nido in Sardegna dove visse appagato senza mai muoversi. Alcuni dei suoi figli volarono verso altre terre, altri rimasero. Il mio bisnonno Giacomo, spiccato il volo dalla Liguria, ebbe una giovinezza nomade e poi si fermò, ma uno dei suoi figli, violinista, varcò l’oceano, non tornò mai e neppure si fermò altrove, non ebbe altro nido se non i grandi transatlantici di allora, sui quali andava e veniva suonando nelle orchestre di bordo. Io, nata su un’isola, l’ho lasciata presto per conoscere il mondo. Nessuno di noi portava valigie di cartone, lacrime o rimpianti.
Bianca Pitzorno



im–mi–gra–re
immigràre 🔊 / immiˈɡrare /
[ vc. dotta, lat. immigrāre, comp. di in- 1 e migrāre ‘trasferirsi’, di orig. indeur.  1869 ]

v. intr. (aus. essere)
❖ entrare in un paese straniero o in un’altra regione della propria nazione per stabilirvisi:
immigrare temporaneamente, definitivamente; immigrare per lavoro