La parola di oggi è: fantasma

fan–ta–sma
fantàṣma 🔊 / fanˈtazma /
[ vc. dotta, lat. phantăsma, dal gr. phántasma ‘fantasma, immagine’, da phantázō ‘io mostro’, al medio ‘io appaio’ av. 1294 ]

A

s. m. o † f. (pl. m. -i)

1

❖ immagine di persona defunta rievocata dalla fantasia allucinata e considerata come reale

❖ spettro, ombra: fantasma notturno; credere, non credere ai fantasmi

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è il fantasma di sé stesso, di persona irriconoscibile e malridotta Sin. apparizione

2

❖ immagine illusoria, priva di corrispondenza con la realtà dei fatti: sono tutti fantasmi della loro mente malata; inseguire i fantasmi del successo

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fantasma poetico, visione poetica come si configura all’intuizione dell’artista Contr. realtà

3

❖ psicoan. scenario prodotto dalla fantasia, in cui il soggetto realizza un desiderio conscio o inconscio

4

❖ fig. minaccia, pericolo, spauracchio:  ora che si leva sull’orizzonte il fantasma degli esami (A. Fogazzaro)


○ fantaṣmı̀no, dim. (V.)
○ fantaṣmóne, accr.

B

in funzione di agg. inv.

❖ (posposto a un sost., fig.) che non ha effettiva realtà
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governo fantasma, privo di ufficialità o che opera nella clandestinità

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città fantasma, abbandonata

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scrittore fantasma, che dà forma letteraria a idee e scritti di altra persona lasciandone a quest’ultima la paternità

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immagine fantasma, detto di difetto della ricezione televisiva in cui appare una seconda immagine più debole, dovuta a un’onda riflessa, che dà luogo a una visione sdoppiata