La parola di oggi è: gemma / gemmare


gèmma / ˈdʒɛmma/
[vc. dotta, lat. gĕmma(m), di orig. indeur. av. 1250]
s. f.
1 (bot.) insieme costituito da un apice vegetativo e dagli abbozzi fogliari o fiorali da esso formati che, nello stato di dormienza, può essere ricoperto da brattee | gemma ascellare, situata all'ascella della foglia | gemma apicale, terminale, situata all'apice di un ramo
2 (biol.) nella gemmazione, abbozzo di un nuovo individuo
3 (miner.) pietra preziosa di gran pregio per colore, luminosità, durezza, trasparenza e in genere per tutte le proprietà che esaltino l'aspetto visuale, che viene ulteriormente valorizzato da un taglio particolare ottenuto artificialmente SIN. pietra preziosa
4 (fig., lett.) stella, astro: le gemme del firmamento | (est.) tutto ciò che splende per bellezza, pregio artistico, preziosità ecc.: le gemme della nostra letteratura | persona colma di virtù, qualità e sim.: una gemma del nostro firmamento letterario
|| gemmétta, dim. | gemmìna, dim.


gemmàre / dʒemˈmare/
[vc. dotta, lat. gemmāre, da gĕmma ‘gemma’ av. 1320]
A v. intr. (io gèmmo; aus. avere)
mettere le gemme: gemmava il fico, biancheggiava il pruno (G. Pascoli)
B v. tr.
(lett.) ornare di gemme