gingìllo / dʒinˈdʒillo/
[di orig. imitativa, come altre affini reduplicazioni av. 1712]
s. m.
1 Qualsiasi oggetto o cosa d’aspetto grazioso ma di valore irrisorio e di scarsa utilità: una mensoletta, dove luccicano certi gingilli di porcellana (L. Pirandello) | Ninnolo, ciondolo.
2 (fig., lett.) Faccenda complicata | Inganno.
|| gingillétto, dim. | gingillìno, dim. (V.) | gingillóne, accr. (V.) | gingillùccio, dim. spreg.


gingillàre / dʒindʒilˈlare/
[da gingillo 1798]
A v. tr.
(tosc., lett.) Prendere in giro, raggirare.
B v. intr. (aus. avere)
(tosc., lett.) Indugiare in occupazioni inutili.
C gingillàrsi v. intr. pron.
1 Trastullarsi, giocherellare.
2 (fig.) Perdere il tempo in cose inutili: invece di studiare sta sempre a gingillarsi. SIN. baloccarsi, oziare.