guai / guaire
La parola di oggi è: guai / guaire
Parole da ascoltare: quando i suoni suggeriscono i significati. Continua il viaggio della Parola del giorno tra le parole di origine onomatopeica.
♦guài 🔊 / ˈɡwai /
[ francone *wai, di orig. onomat. ☼ 1224 ca. ]
inter.
❖ si usa in escl. per esprimere minaccia o per indicare qlco. che potrebbe avere conseguenze spiacevoli (+ a): guai a te se continui ancora!; guai a voi!; guai ai vinti!; stai zitto, se no, guai!; guai a me se si venisse a sapere!; guai quando manca il rispetto per i vecchi!; Guai se potesse vedere sé stesso, come sarà un giorno (D. Buzzati)
† guai a me!, ahimè!
❖ esprime, in forma gener. più attenuata del caso precedente, il pericolo del compiere una data azione (+ a seguito da inf.): guai a lasciarlo fare!; guai a lasciarlo solo: ne fa di tutti i colori!
♣guaı̀re 🔊 / ɡwaˈire /
[ da guai, come escl. di dolore ☼ 1282 ]
v. intr. (io guaìsco, tu guaìsci; aus. avere)
❖ emettere guaiti, abbaiare lamentosamente: il cane guaiva per il dolore
❖ fig., spreg. lamentarsi
❖ est. parlare o cantare con toni lamentosi e striduli
❖ † vagire