La parola di oggi è: importare

im–por–ta–re
importàre 🔊 / imporˈtare /
[ vc. dotta, lat. importāre, comp. di in- 1 e portāre, anche con trapasso analogo ad apportare (sottinteso interesse)  1268 ]

A

v. tr. (io impòrto)

1

❖ far entrare nel proprio Paese merci provenienti da un Paese straniero: l’Italia importa carbone, petrolio, caffè

● 

fig. importare nuove idee, mode, introdurle in un ambiente, in una cultura Contr. esportare

2

❖ inform. trasferire o duplicare all’interno di un programma o di un dispositivo i dati di un altro programma o dispositivo: importare i contatti della posta elettronica nel nuovo smartphone

3

❖ raro richiedere, comportare: lavoro che importa forti spese

4

❖ raro richiedere come spesa

❖ † assommare:  La paga importa 3 mila ducati (F. Guicciardini)

5

❖ lett. significare

❖ † simboleggiare


B

v. intr. (aus. essere)

1

❖ premere, interessare, stare a cuore (+ a): la tua salute importa a tutti

2

❖ † valere


C

v. intr., spec. impers. (aus. essere)

1

❖ interessare: cosa importa?; che mi importa?; che me ne importa?; che t’importa il saperlo?; a te che te ne importa?; non me ne importa più niente di lui; non mi importa di non rivederlo più; non me ne importa nulla, un accidente, un fico secco

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pop. chi se ne importa?, sono del tutto indifferente


❖ avere importanza: che importa?;  Non importa che sia nato e cresciuto fra le legna (E. De Amicis)

2

❖ essere necessario, occorrere (+ che seguito da congtv.): devo venire anch’io o non importa?; importa che tutti ne siano consapevoli; non importa che tu resti ancora qui