infiltràto / infilˈtrato/
A part. pass. di infiltrare; anche agg.
1 Nei sign. del v.
2 (med.) Di tessuto od organo che è sede di infiltrazione.
B s. m.
1 (med.) Focolaio infiammatorio a carico di un qualsiasi organo.
2 (f. -a) Persona che si è introdotta in un gruppo o un’organizzazione allo scopo di danneggiarli o di carpirne informazioni: nella banda di malviventi c’era un infiltrato della polizia; Dall’Autonomia, scommetto… che poi sono tutti degli infiltrati (D. Fo).


infiltràre / infilˈtrare/
[comp. di in- (1) e filtro 1833]
A v. tr.
(raro) Far penetrare, impregnare | (fig.) Far entrare nascostamente in un territorio o in organizzazioni varie allo scopo di spiare, controllare e sim. (+ in, + con, + tra): infiltrare una spia nelle zone controllate dal nemico; infiltrare un gruppo mafioso con propri agenti; infiltrare provocatori tra i manifestanti.
B infiltràrsi v. intr. pron.
1 Penetrare sottilmente, poco a poco, in qlco., attraverso fori, crepe, fessure e sim.: il gas, l’acqua, l’umidità si infiltrano.
2 (fig.) Insinuarsi (+ in, + tra): infiltrarsi nella rete degli informatori; infiltrarsi tra le cosche.