irridere / dileggiare
♣irrìdere / irˈridere/
[vc. dotta, lat. irridēre, comp. di in ‘su’ e ridēre ‘ridere’ ☼ av. 1342]
A v. tr. (coniug. come ridere)
● deridere, schernire, dileggiare: irridere gli avversari; pace, che il mondo irride, / ma che rapir non può (A. Manzoni)
B v. intr. (aus. avere)
● farsi beffe: a le mute lacrime irridea (G. Carducci)
♣dileggiàre / diledˈdʒare/
[etim. incerta ☼ av. 1342]
v. tr. (pres. io diléggio; fut. io dileggerò)
● (lett.) prendersi gioco di qlco. o di qlcu. con atti o parole beffarde, sprezzanti, oltraggiose: dileggiare la religione, le cose sacre; una folla urlante lo dileggiava SIN. beffare, deridere