aberràre //
[vc. dotta, lat. aberrāre, comp. di ab ‘da’ ed errāre ‘vagare’ 1438]
v. intr. (io abèrro; aus. avere)
1 (lett.) Deviare, allontanarsi dalla via giusta, normale, retta.
2 (astron.) †Produrre aberrazione.

aberrazióne //
[vc. dotta, lat. aberratiōne(m). V. aberrare 1750]
s. f.
1 Deviazione dalla norma, da un principio o dalle comuni regole di comportamento: un momento di aberrazione; uomini che per aberrazione di filosofia insinuarono l’ateismo (G. MAZZINI). SIN. Degenerazione, perversione.
2 (med.) Anomalia, irregolarità di organi e di funzioni | Aberrazione mentale, deviazione parziale o totale delle attività mentali dalla norma | (est.) Follia.
3 (fis.) Difetto nella formazione delle immagini da parte di un sistema ottico | Aberrazione astigmatica, astigmatismo | Aberrazione cromatica, quella dovuta alla dispersione del vetro, per cui si hanno immagini diverse per le diverse radiazioni dello spettro e conseguenti iridescenze. SIN. Cromatismo | Aberrazione sferica, quando i raggi provenienti da un punto dell’asse incidono sul sistema a diversa distanza dall’asse convergendo in punti diversi.
4 (astron.) Allontanamento apparente degli astri dalla loro posizione per effetto della composizione vettoriale della velocità della luce con quella di chi osserva | Aberrazione diurna, dovuta al moto di rotazione della Terra | Aberrazione annua, dovuta al moto di rivoluzione della Terra.