amèno //
[vc. dotta, lat. amoenu(m), di orig. incerta av. 1328]
agg.
1 Piacente, ridente, gaio: paesaggio ameno; l’aier dintorno si fa tutto ameno / ovunque gira le luci amorose (A. POLIZIANO).
2 Allegro, divertente: compagnia, lettura, amena; battute amene | Faceto, bizzarro: tipo ameno.
|| amenaménte, avv.
 SFUMATURE
ameno – faceto – lepido
Ameno vuol dire da una parte gradevole alla vista, dall’altra allegro, divertente, leggero e in qualche caso piacevolmente stravagante. Faceto si riferisce invece esclusivamente a ciò che è scherzoso, spiritoso, arguto. Lepido è termine raro per definire chi è spiritoso nel parlare e nello scrivere, o un discorso o uno scritto leggero e divertente.

facèto //
[vc. dotta, lat. facētu(m) ‘elegante’, poi ‘arguto’, di etim. incerta sec. XIV]
A agg.
Piacevole, arguto, spiritoso: persona faceta; discorso, sonetto faceto; di naturale il tono diviene comico e faceto (F. DE SANCTIS).
|| facetaménte, avv. (raro) In modo faceto.
B s. m. solo sing.
Ciò che è faceto | Parlare tra il serio e il faceto, in modo scherzoso ma anche un po’ serio.
C s. m. (f. -a)
Persona spiritosa, arguta.
SFUMATURE ameno.

lèpido //
[vc. dotta, lat. lĕpidu(m), da lĕpos, genit. lepōris ‘grazia’, di etim. incerta 1441]
agg.
1 (lett.) Arguto, spiritoso: un discorso, un autore lepido | (iron., lett.) Spassoso.
2 (raro, lett.) Ameno, piacevole: luoghi un tempo al mio cor soavi e lepidi (I. SANNAZARO).
|| lepidaménte, avv.
SFUMATURE ameno.