La parola del giorno è: assassino / sicario / sica
♦assassìno //
[arabo ḥaššāš ‘fumatore di ḥašīš’, nome di una setta orientale che obbediva ciecamente agli ordini del proprio capo politico-religioso, il Vecchio della Montagna ☼ av. 1290]
A s. m. (f. -a)
1 Chi commette un assassinio: ricercare, scoprire, processare, condannare un assassino; l’assassino cancellò le sue tracce; l’assassino torna sempre sul luogo del delitto.
2 (relig.) Affiliato alla setta segreta degli Assassini che, nel XII sec., in Siria, praticavano l’omicidio per fini religiosi agendo sotto l’effetto dell’hascisc.
3 (raro, lett.) Sicario | (est.) Chi danneggia qlco. o qlcu. per malvagità o incapacità.
B agg.
1 Malvagio, criminale: tendenze assassine.
2 (fig.) Che conquista, seduce: occhi assassini | Mosca assassina, neo artificiale che, nel sec. XVIII, le dame mettevano all’angolo dell’occhio o della bocca per civetteria.
sicàrio //
[dal lat. sicāriu(m) ‘assassino’, da sīca ‘pugnale’ ☼ av. 1514]
s. m. (f. -ia)
● Chi uccide o commette azioni delittuose per mandato altrui.
sìca //
[dal lat. sīca(m) ‘pugnale’, di etim. incerta ☼ 1892]
s. f.
● Pugnale con lama ricurva e aguzza, proprio degli antichi Traci.