avance /fr. aˈvɑ̃s/
[vc. fr., da avancer ‘avanzare’ 1692]
s. f. inv. (usato in fr. spec. al pl. avances nel sign. di profferte, proposte)
Approccio, proposta: fare un’avance; respingere le avances di qlcu.

appròccio //
[da approcciare; nel sign. 3 per calco sull’ingl. approach av. 1600]
s. m.
1 (raro) Avvicinamento a qlco. | Zona d’approccio, zona in prossimità di una stazione dal lato degli arrivi.
2 Avvicinamento a qlcu. per conoscerne le intenzioni, disporlo ad ascoltare proposte o istanze, ottenerne i favori e sim.: tentare un approccio; fare degli approcci | (fig.) Primo contatto: il suo approccio con l’informatica non è stato privo di problemi.
3 Metodo usato, orientamento seguito per affrontare un argomento, una questione e sim.: approccio matematico allo studio della fisica.
4 (milit.) †Insieme di lavori di protezione eseguiti dagli assedianti per accostarsi con maggiore sicurezza a una piazza o a un’opera di fortificazione assediata.

approcciàre //
[ant. fr. aprocher, dal lat. tardo adpropiāre, comp. di ăd e prŏpe ‘vicino’ sec. XIII]
A v. tr. (pres. io appròccio; fut. io approccerò)
Affrontare qlco., accostarsi a qlco.: approcciare un argomento.
B v. intr. (aus. avere) e approcciàrsi v. intr. pron.
1 †Avvicinarsi: Ma ficca li occhi a valle, chè s’approccia / la riviera del sangue (DANTE Inf. XII, 46-47).
2 †Accostarsi al recinto di una piazza, a un’opera di fortificazione mediante approcci.