bacàre //
[da baco (1) av. 1600]
A v. tr. (io bàco, tu bàchi)
Guastare, spec. moralmente: le cattive letture gli bacano la mente. SIN. Corrompere.
B v. intr. (aus. essere) e bacàrsi v. intr. pron.
Fare vermi, guastarsi: la carne baca se non è cotta; con la grandine la frutta si baca.

bacàto //
A part. pass. di bacare; anche agg.
1 Nei sign. del v.
2 (fig.) Corrotto | Mente bacata, con idee sbagliate.
B s. m.
1 (tosc.) Allevamento dei bachi.
2 (tosc.) Produzione della seta naturale.
|| bacatìccio, pegg. | bacatùccio, dim.

bàco (1) //
[estensione del sign. di baco ‘essere pauroso’ per indicare genericamente un ‘verme’ av. 1342]
s. m. (pl. -chi)
1 (zool.) Insetto che passa per il triplice stadio di bruco, crisalide e farfalla | Baco da seta, insetto lepidottero dei Bombicidi le cui larve bianchicce dopo quattro mute producono la seta sotto forma di filo, con il quale formano un bozzolo da cui uscirà la farfalla, bianca, pelosa, con antenne a pettine (Bombyx mori) SIN. Bombice | Fare i bachi, allevarli per ricavarne la seta | Castello dei bachi, intelaiatura di legno su cui si tengono le stuoie dei bachi. ILL. animali/2.
2 (pop.) Verme della farina e dei frutti | Avere il baco, essere bacato | (spec. al pl.) Parassita degli intestini, spec. dei bambini.
3 (inform.) Errore all’interno di un programma che ne impedisce il corretto funzionamento. SIN. Bug.
4 (fig.) Pensiero fisso e continuo: avere il baco del guadagno, della gelosia; ci aveva in corpo quel baco (A. FOGAZZARO). SIN. Rodimento, tarlo.
|| bacàccio, pegg. (V.) | bacherèllo, dim. | bacheròzzolo, dim. (V.) | bachìno, dim. | bacolìno, dim.

bàco (2) //
[di etim. discussa: da Bau ‘pauroso essere fantastico’ (?) 1353]
s. m.
(tosc., scherz.) Solo nella loc.: fare baco, fare baco baco, giocare a nascondersi e fare capolino all’improvviso, ovvero a coprirsi e scoprirsi il viso con le mani, per spaventare o far divertire i bambini.