La parola del giorno è: basta / bastia / bastione
bastióne //
[fr. bastillon, dim. di bastille, adattamento del provenz. bastide (V. bastia (2)) ☼ av. 1494]
s. m.
1 Opera di fortificazione costituita da una massa di terra, piena o vuota nel mezzo, incamiciata di mattoni o di pietre, disposta ordinatamente agli angoli del recinto delle fortezze, con angolo saliente verso la campagna.
2 (fig.) Riparo, difesa.
|| bastioncèllo, dim.
bàsta (1) // o (raro) bàstia (1)
[da bastire ☼ 1612]
s. f.
1 Cucitura a punti lunghi, propria dell’imbastitura.
2 Orlo alto fatto a un vestito per accorciarlo o per poterlo poi allungare.
bastìa (2) // o bastìda, bastìta
[ant. provenz. bastida, da bastir ‘bastire, costruire (una casa)’ ☼ sec. XIII]
s. f.
● Piccola fortezza di forma quadra, chiusa intorno da un fossato e da un terrapieno.
♦bàsta (2) //
[da bastare, forma nel contempo impersonale e imperativale ☼ 1598]
A inter.
● Si usa per imporre silenzio o per porre termine a un discorso o per esigere la cessazione di qlco., anche con il valore conclusivo di ‘insomma’: basta! state zitti!; basta con queste lamentele!; basta, per farla breve, decisi di fare tutto da solo; sono brutte situazioni ma basta! cambiamo discorso | Ma basta là, oh basta là, (sett.) per esprimere meraviglia, stupore.
B cong.
● Purché, a condizione di (introduce una prop. condiz. con il v. al congtv. o all’inf.): otterrete il permesso, basta non insistiate; si riesce a fare anche le cose molto difficili, basta insistere.
C nella loc. cong. basta che, purché, a condizione che (introduce una prop. condiz. con il v. al congtv.): fai quello che vuoi, basta che tu non esageri.
D in funzione di sost., nella loc. (fam.) averne (a) basta di…, averne abbastanza, non poterne più.