bastàrdo //
[ant. fr. bastard, di etim. incerta 1269 ca.]
A agg.
1 (spreg.) Nato da genitori non legittimamente coniugati: figlio bastardo. SIN. Illegittimo.
2 Detto di animale o vegetale nato da incrocio fra due razze diverse.
3 (fig.) Spurio, non schietto: parole bastarde | Molto brutto, molto negativo: tempi bastardi | Irregolare, eterogeneo, che si discosta dal modello comune: caratteri tipografici bastardi | (tecnol.) Lima bastarda, usata per lavori di sgrossatura e sbavatura, è al secondo posto nella classificazione delle lime per grossezza di taglio.
4 (mar.) Vela bastarda, vela latina più grande, usata sulle galee | Galea bastarda, di grandi dimensioni.
B s. m. (f. -a)
1 (spreg.) Figlio nato da un’unione illegittima | Usato spesso come epiteto ingiurioso: taci, bastardo!; maledetto bastardo!
2 Animale, spec. cane, bastardo.
|| bastardàccio, pegg. | bastardèllo, dim. | bastardìno, dim. | bastardóne, accr. | bastardùccio, dim.

bastàrda //
[f. sost. di bastardo 1938]
s. f.
1 (spreg.) f. di bastardo, sign. 1.
2 Tipo di scrittura caratterizzata da una forte inclinazione a destra, dalle aste grosse all’inizio e terminanti in punte sottili e acute.
3 Barcone delle tonnare che manovra le reti con un argano durante la mattanza.
4 Cannone dotato di canna molto corta rispetto al calibro.

bastardèlla //
[da bastardo A nel sign. 3 ‘irregolare’ 1738]
s. f.
Recipiente di terracotta o di rame stagnato più fondo del tegame, per cuocere la carne.

bastardèllo //
[da bastardo A nel sign. 3, ‘eterogeneo’ per il carattere vario delle annotazioni sec. XV]
s. m.
Registro di note tenuto anticamente da notai o da pubblici ufficiali.