benèvolo // o benìvolo
[vc. dotta, lat. benĕvolu(m), comp. di bĕne ‘bene’ e vĕlle ‘volere’ 1261 ca.]
agg. (difett. del superl., sostituito da benevolentissimo)
Che è ben disposto, indulgente, amichevole, affettuoso: è stato benevolo verso i miei errori | Benigno, affabile: è benevolo con tutti. CONTR. Malevolo.
|| benevolménte, avv. Con benevolenza, in modo favorevole.

benevolènza // o benevogliènza, benvogliènza
[vc. dotta, lat. benevolĕntia(m), da benĕvolus ‘benevolo’ av. 1250]
s. f.
1 Buona disposizione d’animo verso qlcu.: provare, dimostrare benevolenza verso qlcu.; trattare qlcu. con benevolenza; cattivarsi la benevolenza di tutti. CONTR. Malevolenza.
2 Indulgenza, favore, spec. nell’ambito di rapporti gerarchici: mi affido alla sua benevolenza.
 SFUMATURE
benevolenza – degnazione – condiscendenza
Un atteggiamento di affettuosa indulgenza nei confronti di qualcuno è detto benevolenza. Se questo atteggiamento è venato da senso di superiorità si parla piuttosto di degnazione. Condiscendenza ha un doppio significato: da un lato definisce l’atteggiamento di chi è pronto ad accondiscendere ai desideri altrui, ed è dunque comprensivo e malleabile, dall’altro descrive un modo di trattare gli altri dall’alto in basso.