bìẓẓa //
[etim. incerta av. 1729]
s. f.
Accesso momentaneo di collera, capriccio, stizza: per la bizza che ci aveva contro di lui (G. VERGA) | Fare le bizze, fare i capricci, detto spec. di bambini; (fig.) detto di qlco., non funzionare bene: oggi il computer fa le bizze.
|| biẓẓàccia, pegg. | biẓẓìna, dim.

biẓẓàrro //
[etim. incerta; da bizza (?) 1313]
agg.
1 Che non segue i comportamenti considerati comuni e abituali: ha modi bizzarri; non gli badare, è un tipo bizzarro. SIN. Originale, stravagante.
2 Focoso, che si imbizzarrisce facilmente, detto spec. di cavallo.
3 (raro, lett.) Vivace | †Iracondo, stizzoso.
|| biẓẓarraménte, avv.

biẓẓóso // (o -ṣ-)
[da bizza av. 1597]
agg.
Che fa le bizze, i capricci: un bambino bizzoso | Che si irrita facilmente, detto spec. di cavallo. SIN. Ombroso.
|| biẓẓosétto, dim. | biẓẓosìno, dim.
|| biẓẓosaménte, avv.