brànca //
[lat. brănca(m), di etim. incerta sec. XIII]
s. f.
1 (lett.) Zampa di animale armata di artigli | †Chela del granchio e dello scorpione.
2 (est.) Mano protesa ad afferrare qlco. | (spreg., al pl.) Potere, controllo, dominio: si dibatte nelle branche del vizio (G. D’ANNUNZIO). SIN. Grinfie.
3 Ciascuna delle due parti di alcuni arnesi che servono ad afferrare e a stringere: le branche delle pinze, delle tenaglie, del compasso.
4 Ramo di albero o arbusto | Branca madre, ramo principale.
5 (fig.) Ramo della scienza o dello scibile: le varie branche del diritto, della medicina. SIN. Parte, suddivisione.
6 (anat.) Ciascuno dei rami in cui si risolve un organo a struttura fascicolare: le tre branche del nervo trigemino.
7 (mar.) Spezzone di corda con due anelli alle estremità | Mazzetto di tre o quattro cavetti terminanti con un anello e riuniti tra loro per l’altro capo | Branca di bolina, a tre capi, per fissare la bolina alla ralinga di caduta delle vele quadre.
8 (raro) Rampa di scala.

abbrancàre (1) //
[comp. di a- (2) e branca 1250 ca.]
A v. tr. (io abbrànco, tu abbrànchi)
1 Afferrare, stringere con forza: il lupo abbrancò l’agnello; abbrancò la borsa e fuggì. SIN. Ghermire.
2 Afferrare con rapacità: i ladri abbrancarono tutto ciò che poterono. SIN. Arraffare, rubare.
B abbrancàrsi v. rifl.
Appigliarsi con forza a qlco.: abbrancarsi a una sporgenza, a un ramo.

abbrancàre (2) //
[comp. di a- (2) e branco 1691]
A v. tr. (io abbrànco, tu abbrànchi)
Riunire in branco: abbrancare le pecore per la notte.
B abbrancàrsi v. rifl.
Raccogliersi in branco.