caràffa //
[arabo ġarrāfa, prob. attrav. lo sp. 1524]
s. f.
1 Recipiente per liquidi, di vetro o altro materiale, panciuto, con collo stretto e una larga bocca, provvisto di manico: una caraffa di cristallo | Quantità di liquido contenuto in una caraffa: una caraffa d’acqua, di vino.
2 Antica misura napoletana per liquidi.
|| caraffétta, dim. | caraffìna, dim. | caraffìno, dim. m. | caraffóna, accr. | caraffóne, accr. m.

decànter / deˈkanter, ingl. dɪˈkæntə(r)/
[vc. ingl., dal v. to decant ‘decantare’ nel senso specifico di scaraffare 1989]
s. m. inv.
(enol.) Particolare caraffa, gener. dalla base larga e piatta e dal collo stretto e allungato, usata per la decantazione del vino.

scaraffàre (1)
[dal longob. skarpfan ‘grattare’ (?) 1676]
v. tr.
(raro) Arraffare.

scaraffàre (2) //
[da caraffa con s- 1989]
v. tr.
Versare in una caraffa | Travasare un vino rosso di pregio in una caraffa a bocca larga, in modo da favorirne la decantazione e l’ossigenazione.