caràto //
[arabo qīrāṭ ‘ventiquattresima parte di un denaro’, dal gr. kerátion ‘carruba’, il cui seme si adoperava per pesare 1266]
s. m.
1 Antico valore ponderale coniato come moneta d’argento all’epoca di Costantino.
2 Unità di misura del titolo dell’oro, equivalente alla ventiquattresima parte di contenuto in oro puro. SIMB. ct | Oro a 24 carati, purissimo.
3 Unità di peso usata per le pietre preziose e le perle, equivalente a quattro grani o a un quinto di grammo. SIMB. ct.
4 Ognuna delle 24 quote in cui è divisa la proprietà di una nave mercantile, secondo una tradizione internazionale | (est.) Quota di partecipazione in una società.

caratùra //
[da carato 1881]
s. f.
1 Misurazione di un prezioso in carati: caratura dell’oro, dei diamanti | (fig.) Valore, rilievo: un atleta di caratura mondiale.
2 Porzione di proprietà di una nave espressa in carati | (est.) Quota di partecipazione in una società o in un affare.

caratìsta //
[da carato nel sign. 4 av. 1829]
s. m. e f. (pl. m. -i)
1 Chi ha la proprietà di una caratura di nave.
2 (econ.) Chi partecipa a una società il cui capitale è suddiviso in quote.