cassàre // o (raro, pop. o lett.) scassàre (3) nei sign. 1 e 2
[vc. dotta, lat. tardo cassāre, da căssus ‘vuoto’ 1219]
v. tr.
1 (lett.) Cancellare da un foglio di carta, da una lavagna o sim. ciò che vi è scritto o disegnato: Scrissi, riscrissi, cassai (U. FOSCOLO).
2 Radiare qlcu. da un ruolo | (raro) Destituire, licenziare.
3 (dir.) Annullare un provvedimento giudiziario, una legge e sim.: cassare una sentenza | Cassare un debito, estinguerlo.

cassatóio //
[da cassare 1869]
s. m. (pl. -ói)
Coltellino per raschiare uno scritto.

cassaménto //
[da cassare 1310]
s. m.
(raro) Cassatura.

cassazionìsta //
[da cassazione (2) 1962]
s. m. e f. (pl. m. -i)
Avvocato iscritto nell’albo dei patrocinanti davanti alla Corte di Cassazione.

cassazióne (1) //
[dal ted. Gasse ‘strada’ (di orig. germ.), perché in orig. era eseguita all’aria aperta (?) 1826]
s. f.
(mus.) Composizione strumentale dei secc. XVII e XVIII affine alla serenata.

cassazióne (2) //
[da cassare nel sign. 3 1342]
s. f.
(dir.) Annullamento di un provvedimento giurisdizionale: cassazione di una sentenza; ricorso per cassazione | Corte di Cassazione o (ellitt.) Cassazione, il supremo organo giurisdizionale | Sezioni unite della Corte di Cassazione, organo giudicante costituito da più sezioni della Corte di Cassazione; si pronuncia sulle questioni più importanti o quando vi siano orientamenti contrastanti fra diverse sezioni .