La parola del giorno è: catenàccio
catenàccio //
[detto così perché le porte si chiudevano con catene ☼ 1374]
A s. m.
1 Sbarra di ferro che scorre in anelli o tra due guide infisse nei battenti della porta, per chiuderla: mettere il catenaccio; chiudere con il catenaccio. SIN. Chiavistello, paletto | Parte del congegno di una serratura.
2 Nel calcio, tattica rigidamente difensiva: adottare il catenaccio.
3 (fig., scherz.) Automobile vecchia e malandata | (spreg.) Vecchio fucile in cattivo stato | Oggetto in pessime condizioni.
4 Nel gergo giornalistico, dicitura che, posta per ultima dopo l’occhiello, il titolo e il sommario, contribuisce con nuovi particolari all’efficace presentazione del pezzo.
5 †Grande cicatrice sul viso.
B in funzione di agg. inv.
● (posposto a un sost.) Che blocca, chiude, impedisce | Decreto catenaccio, quello relativo a materie fiscali o economiche che, per impedire evasioni fiscali o incetta di merci, entra in vigore appena emanato | Esame catenaccio, nel linguaggio studentesco, ogni esame che, se non superato, preclude uno o più esami successivi.
|| catenaccétto, dim.