chinìna //
[fr. quinine. V. china (2) 1838]
s. f.
Alcaloide della corteccia della china, usato sotto forma di sali come antipiretico e antimalarico.

chinìno //
[da chinina 1874]
s. m.
Sale acido o neutro di chinina, usato come antipiretico e antimalarico.

chìna (1) //
[da chinare av. 1292]
s. f.
Terreno scosceso | Pendio, declivio: la china del colle; scendere giù per la china | Essere, mettersi su una brutta china, (fig.) su una strada pericolosa | Essere sulla china degli anni, (fig.) nel declino degli anni.

chìna (2) // o chinachìna
[fr. quina, dallo sp. quinaquina, da una lingua precolombiana del Perù 1561]
s. f.
1 (bot.) Nome popolare di varie specie di alberi delle Rubiacee con foglie persistenti semplici, fiori profumati bianchi, gialli o violetti in pannocchie, frutto a capsula, spontanei nell’America tropicale (Chinchona officinalis, Chinchona calisaya, Chinchona lancifolia, Chinchona succiribra). SIN. Cincona. ILL. piante/9.
2 Corteccia delle piante omonime, contenente sostanze medicamentose ad azione antimalarica e antipiretica | Sostanza variamente usata tratta da questa corteccia.
3 Liquore preparato con alcol e corteccia di china: elisir di china; bere una china calda.

chìna (3) //
[da China, var. di Cina av. 1696]
s. f.
(ellitt.) Inchiostro di china: passare un disegno a china; disegnare a china | (est.) Disegno ottenuto con tale inchiostro.