deferìre / defeˈrire/
[vc. dotta, lat. defĕrre ‘portare (fĕrre) giù (dē-)’ con la desinenza dei v. in -ire 1342]
A v. tr. (io deferìsco, tu deferìsci)
1 (dir.) Rimettere all’esame, al giudizio di altri (+ a): deferire una questione all’autorità giudiziaria | deferire qlcu. all’autorità giudiziaria, denunciarlo, accusarlo o citarlo in giudizio | deferire il giuramento, rimettere il giuramento decisorio a un’altra parte | deferire l’interrogatorio, chiedere all’autorità giudiziaria di interrogare su dati fatti una parte o un testimone.
2 (est., lett.) Rimettere, consegnare: vi sarà deferita copia del programma.
B v. intr. (aus. avere)
(lett.) Conformarsi, rimettersi al giudizio o alle opinioni altrui per stima, rispetto e sim.: deferire alle richieste del popolo.


deferiménto / deferiˈmento/
[1925]
s. m.
Il deferire, il venire deferito.