derogàre // o dirogàre
[vc. dotta, lat. derogāre, comp. di dē- e rogāre nel senso tecnico di ‘proporre (una legge)’ 1308]
A v. intr. (io dèrogo, tu dèroghi; aus. avere)
1 (dir.) Porre con un provvedimento legislativo un’eccezione rispetto alla regola contenuta in altra norma giuridica (+ a): derogare a una legge.
2 (fig., raro) Venir meno, rinunciare (+ a): derogare all’integrità del proprio carattere | Contravvenire: derogare a un patto; ha derogato ai vostri consigli | Discostarsi (+ da): derogare da una consuetudine; Maller osservò che non usava derogare dalle misure prese (I. SVEVO).
B v. tr.
1 (raro) Eludere, trasgredire: derogare gli ordini dell’autorità.
2 †Sminuire | †Diminuire, togliere.