dialètto //
[vc. dotta, lat. dialĕcto(n), dal gr. diálektos ‘discussione’ e poi ‘particolarità linguistica’, da dialégein ‘parlare (légein) attraverso (diá)’, ‘discutere’ av. 1565]
s. m.
Sistema linguistico particolare usato in zone geograficamente limitate: i dialetti della lingua italiana; parlare in dialetto. TAV. dialetti d’Italia.
 SFUMATURE
dialetto – vernacolo – parlata
Dialetto è un sistema linguistico particolare usato in zone geograficamente limitate. Anche il vernacolo è una lingua parlata solo in una determinata area geografica, ma considerata negli aspetti che lo differenziano e lo contraddistinguono dalla lingua letteraria. La parlata è un modo di parlare, caratteristico quanto ad accento, forma e terminologia: è quindi un particolare modo di usare la lingua o il dialetto.
SFUMATURE lingua.

vernàcolo //
[vc. dotta, lat. vernāculu(m) ‘relativo agli schiavi nati in casa’, poi ‘paesano, domestico’, da vĕrna ‘schiavo nato in casa’. V. pernacchia 1499]
A agg.
1 (raro) Proprio del luogo in cui si è nati o si vive. SIN. Nativo, paesano.
2 Di linguaggio o espressione che rispecchiano fortemente il luogo e l’ambiente nei quali si sono formati: locuzione vernacola; SIN. Vernacolare.
B s. m.
Parlata caratteristica di un’area geografica, affidata quasi esclusivamente alla tradizione orale e che ha assunto, nell’uso popolare, connotazioni di maggiore vivacità e spontaneità rispetto al dialetto e alla lingua letteraria: i vernacoli toscani, laziali; poesia in vernacolo.
SFUMATURE dialetto.