La parola del giorno è: emendàre o +emmendàre, +mendàre / emendaménto o +mendaménto
♣emendàre // o †emmendàre, †mendàre
[vc. dotta, lat. emendāre ‘correggere’, comp. parasintetico di mĕnda ‘errore, menda’, col pref. ex- ☼ av. 1292]
A v. tr. (io emèndo)
1 Privare di imperfezioni, errori o difetti: emendare un testo dagli errori | Modificare introducendo emendamenti: emendare una legge | (fig.) Correggere: la buona consuetudine a tempo vince ed emenda ogni appetito non ragionevole (G. VICO).
2 (agric.) Correggere la costituzione fisica di un terreno con l’apporto di elementi in tutto o in parte mancanti.
B emendàrsi v. rifl.
● (lett.) Correggersi | Rimettersi sulla buona via: devi emendarti dei tuoi difetti.
♦emendaménto // o †mendaménto
[sec. XIV]
s. m.
1 (lett.) Correzione, rettifica di errori, difetti e sim.
2 (agric.) Apporto di sostanze a un terreno per migliorarne la fertilità.
3 (dir.) Modifica di un testo legislativo sottoposto all’esame di un’assemblea parlamentare: proporre un emendamento; votare un emendamento, su un emendamento.