ètere (1) // o ètera (2)
[vc. dotta, lat. āethera, dal gr. aithḗr, da áithein ‘ardere, brillare’, di orig. indeur. 1308]
s. m.
1 (lett.) La parte più alta e pura dello spazio | (poet.) Aria, cielo: quest’etere vivace / che gli egri spirti accende (G. PARINI) | Etere cosmico, ipotetico mezzo imponderabile ed elastico che si supponeva riempisse tutto l’Universo, per spiegare la propagazione della luce.
2 Spazio | Via etere, per mezzo della propagazione delle onde elettromagnetiche, si contrappone a via cavo.

ètere (2) //
[ted. Äther, attribuito alla sostanza volatile per accostamento con il latinismo Äther ‘etere (1)’ 1771]
A s. m.
1 (chim.) Composto organico costituito da due radicali idrocarburici uniti da un atomo di ossigeno | Etere etilico, liquido organico volatile che produce anestesia generale o locale.
2 (per anton.) Correntemente, etere etilico.
B anche agg.: gruppo etere.