feedback / fidˈbɛk, ingl. ˈfiːdˌbæk/
[vc. ingl., ‘reazione’, propr. ‘rifornimento all’indietro’, comp. di feed ‘alimento’ (vc. germ. di orig. indeur.) e back ‘indietro’ (vc. germ.) 1956]
s. m. inv.
1 (inform.) Nei sistemi automatici di controllo o di trattamento dell’informazione, ritorno di segnale che permette all’unità di governo del sistema di scoprire eventuali anomalie nello svolgimento del processo controllato e di provvedervi opportunamente. SIN. Retroazione.
2 (ling.) Effetto retroattivo di un’azione o di un messaggio sui promotori dell’azione o del messaggio stessi.
3 (fig.) Effetto retroattivo di un’azione o di un fenomeno: studiare, registrare il feedback negativo di una campagna pubblicitaria.
4 (biol.) Modalità di regolazione di un processo biologico che si attua attraverso l’attivazione o l’inibizione di uno dei componenti attivi del processo, per es. di un enzima nel caso di una via metabolica, da parte di uno dei prodotti del processo stesso.

retroazióne //
[fr. rétroaction, da rétroactif ‘retroattivo’ 1798]
s. f.
1 Retroattività.
2 (elettron., inform.) Operazione, insita in un sistema o introdotta in esso volutamente, con cui la variabile d’uscita di tale sistema influenza quella d’ingresso | In un amplificatore, operazione con cui una frazione della tensione d’uscita è riportata all’ingresso dell’amplificatore stesso in modo che si sommi alla tensione d’ingresso | Retroazione negativa, quella tendente a stabilizzare il sistema | Retroazione positiva, quella tendente a creare instabilità nel sistema. SIN. Feedback.
3 In sistemi biologici, psicologici, pedagogici e sociali, trasferimento parziale degli effetti di un dato processo a uno stadio precedente, allo scopo di rinforzarlo o modificarlo.
4 (psicol.) Percezione diretta dell’effetto del proprio comportamento su altri individui.