fràngere / ˈfrandʒere/
[lat. frăngere, di orig. indeur. av. 1250]
A v. tr. (pres. io fràngo, tu fràngi; pass. rem. io frànsi, tu frangésti; part. pass. frànto o fràtto)
1 (lett.) Rompere, spezzare (spec. fig.): frangere la resistenza, il proposito di qlcu. | frangere le olive, macinarle nel frantoio per farne uscire l’olio | (poet.) Masticare.
2 (lett.) Dissodare | (fig., lett.) Solcare: frangere il mare.
3 (lett.) Trasgredire.
B v. intr. (aus. essere)
Rompersi contro qlco.
C fràngersi v. intr. pron.
1 Infrangersi contro scogli, navi o altro, detto delle onde.
2 (lett.) Spezzarsi, rompersi.
3 (fig.) Interrompersi.


infràngere / inˈfrandʒere/
[lat. parl. *infrăngere, ricostruzione del comp. di in- (2) e frăngere, deviata nel classico infrĭngere av. 1292]
A v. tr. (coniug. come frangere)
1 Spezzare, rompere, frantumare qlco. in molte parti: infrangere le olive, un oggetto fragile | (fig.) Travolgere, sbaragliare: la difesa avversaria | (fig.) Annientare, distruggere: infrangere le speranze, i sogni di qlcu. SIN. frantumare.
2 (fig.) Trasgredire, violare: infrangere un divieto, un patto, una consuetudine, la tradizione.
B infràngersi v. intr. pron.
1 Frantumarsi contro qlco.: i marosi si infrangevano sugli scogli.
2 (fig.) Fiaccarsi, svanire le sue speranze si infransero contro ostacoli insormontabili.