frégio // (o -è-)
[lat. (ŏpus) phry̆giu(m) ‘lavoro frigio’, perché originario della Frigia 1291]
s. m.
1 (archit.) Fascia ornamentale ad andamento orizzontale, spec. parte della trabeazione compresa fra l’architrave e la cornice, decorata a rilievo con figure o con motivi geometrici o più o meno stilizzati. ILL. architettura/1.
2 (est.) Ogni decorazione spec. in rilievo, con andamento orizzontale, a forma di fascia: il fregio sulla poppa della nave, sul copricapo dell’ufficiale.
3 (tipogr.) Carattere speciale il cui occhio è costituito da disegni ornamentali.
4 (lett., fig.) Ornamento, pregio: le superbe fortune / del vile anco son fregi (G. PARINI).
5 †Sfregio | (fig.) †Ingiuria, infamia.
|| fregétto, dim.
SFUMATURE finimento.

fregiàre // o freṣàre (2)
[da fregio sec. XIII]
A v. tr. (pres. io frégio o frègio; fut. io fregerò)
1 Guarnire di fregi: fregiare l’orlo di un abito.
2 (fig.) Decorare, adornare, abbellire: fregiare il petto di decorazioni, la bandiera di medaglie, il proprio nome di gloriose imprese.
B fregiàrsi v. rifl.
Adornarsi, onorarsi, andar fiero di qlco. (spec. fig.): si fregia di numerosi riconoscimenti ufficiali; fregiarsi di bellezza, di virtù.