frìgio //
[vc. dotta, lat. phry̆giu(m), dal gr. phrýgios ‘della Frigia’ 1342]
A agg. (pl. m. -gi; pl. f. -gie)
Della Frigia, regione storica dell’Asia Minore, attualmente compresa nella Turchia | Il pastore frigio, Paride | La madre frigia, Cibele, che aveva il santuario in Frigia | Feste frigie, in onore di Cibele | Berretto frigio, quello rosso, appuntito, che si portava con la punta piegata in avanti, tipico degli antichi Frigi e assunto come simbolo di libertà, in Francia, durante la rivoluzione | (mus.) Modo frigio, modo dell’antica musica greca.
B s. m. (f. -gia)
Abitante o nativo della Frigia.

frégio // (o -è-)
[lat. (ŏpus) phry̆giu(m) ‘lavoro frigio’, perché originario della Frigia 1291]
s. m.
1 (archit.) Fascia ornamentale ad andamento orizzontale, spec. parte della trabeazione compresa fra l’architrave e la cornice, decorata a rilievo con figure o con motivi geometrici o più o meno stilizzati. ILL. architettura/1.
2 (est.) Ogni decorazione spec. in rilievo, con andamento orizzontale, a forma di fascia: il fregio sulla poppa della nave, sul copricapo dell’ufficiale.
3 (tipogr.) Carattere speciale il cui occhio è costituito da disegni ornamentali.
4 (lett., fig.) Ornamento, pregio: le superbe fortune / del vile anco son fregi (G. PARINI).
5 †Sfregio | (fig.) †Ingiuria, infamia.
|| fregétto, dim.
SFUMATURE finimento.