La parola del giorno è: giubileo / giubilo
giubilèo // o (pop.) †giubbilèo, †iubilèo
[adattamento del lat. cristiano iubilāeu(m), sottinteso ănnu(m) ‘anno’, dal gr. iōbēlâios (con sovrapposizione di iubilāre), agg. di iṓbēlos ‘giubileo’, dall’ebr. yōbhḗl ‘il (corno di) ariete’, col quale si annunciava la solennità religiosa celebrata ogni cinquantesimo anno ☼ 1312]
s. m.
1 Presso gli antichi Ebrei, epoca in cui, a conclusione di un periodo di 50 anni, si rimettevano i debiti, si liberavano le persone da servitù e si restituivano i beni agli antichi proprietari.
2 Nella Chiesa cattolica, periodo, che generalmente ricorre ogni 25 anni e ha durata annuale, in cui il Pontefice concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che si rechino pellegrini a Roma o che compiano opere meritorie equivalenti: l’anno del giubileo | Giubileo straordinario, indetto in circostanze straordinarie per la Chiesa o le nazioni o all’inizio di un pontificato.
3 (est.) Cinquantenario: giubileo di matrimonio | Festa commemorativa al compimento del cinquantesimo anno di un’attività.
♣giùbilo // o (pop.) †giùbbilo
[lat. iūbilu(m), da iubilāre, come sībilu(m) ‘sibilo’ da sibilāre ‘sibilare’ ☼ av. 1306]
s. m.
● Sentimento di gioia intensa manifestato con parole, atti festosi: grido, canti di giubilo.