górgo //
[lat. parl. *gŭrgu(m) per gŭrges (V. gorga), di orig. onomat. 1313]
s. m. (pl. -ghi)
1 Punto in cui il letto di un corso d’acqua, abbassandosi, forma cavità di piccole dimensioni | (est.) Vortice, mulinello d’acqua: cadere in un gorgo.
2 (fig.) Abisso morale che travolge: non buttiamo già in un gorgo senza fondo / le nostre vite randagie (E. MONTALE) | (fig., lett.) Gettarsi nel gorgo dei vizi, abbandonarsi a una vita dissoluta.
3 (lett.) Fiume | †Cascata.
|| gorghétto, dim.
 SFUMATURE
gorgo – mulinello – vortice
Gorgo è, in senso proprio, il punto in cui il letto di un corso d’acqua si abbassa a formare una piccola pozza; per uno slittamento di significato dalla causa all’effetto, il termine è usato più abitualmente per definire il veloce movimento rotatorio che l’acqua forma in quel punto e poi, per estensione, qualsiasi moto rotatorio di una massa liquida. Per rappresentare questo fenomeno la parola più corrente è tuttavia mulinello. Se il movimento rotatorio riguarda una massa d’aria, si parla invece di vortice.

górga
[lat. tardo gŭrga(m), forma pop. di gŭrges ‘gorgo’ av. 1375]
s. f.
Canna della gola. SIN. Strozza.

ingorgàre //
[comp. di in- (1) e gorgo sec. XIII]
A v. tr. (io ingórgo, tu ingórghi)
Intasare, ostruire una tubatura, uno scarico e sim.: il tappo della bottiglia ha ingorgato il lavandino.
B v. intr. e ingorgàrsi v. intr. pron.
1 Fare un gorgo, detto di liquidi o acqua corrente | Accumularsi senza avere sfogo: l’acqua s’ingorgherà nella largura (LEONARDO) | (fig.) Bloccarsi impedendo la circolazione: il traffico si è ingorgato al semaforo.
2 Ostruirsi, intasarsi: la caldaia si è ingorgata per i depositi dell’acqua; il tubo si è ingorgato per la fuliggine.

ingórgo //
[da ingorgare 1598]
s. m. (pl. -ghi)
1 L’ingorgarsi: l’ingorgo del tubo di scarico | Ingorgo di traffico, eccessiva affluenza di veicoli che, ostacolandosi, bloccano la circolazione. SIN. Intasamento, ostruzione.
2 (med.) Ristagno o aumentato afflusso di sangue o di altri liquidi organici.
|| ingorgóne, accr.