ìnclito //
[vc. dotta, lat. ĭnclitu(m), arcaico ĭnclutu(m), comp. di in- (2) e di un deriv. da clŭere ‘aver fama’, di orig. indeur. 1321]
agg.
(lett.) Illustre, famoso, glorioso: ove dorme il furor d’inclite gesta (U. FOSCOLO) | Noto al colto (pubblico) e all’inclita (guarnigione), (scherz.) noto a tutti (V. colto (1), sign. 2).
|| inclitaménte, avv.

cólto (1) // o (lett.) cùlto (2)
[lat. cŭltu(m), part. pass. di cŏlere ‘coltivare’ av. 1294]
A agg.
1 (raro, lett.) Coltivato: un culto monticel dal manco lato (L. ARIOSTO).
2 Che possiede e usa in modo sistematico un complesso organico di cognizioni: è una donna molto colta | Che denota cultura: parola colta | Colto pubblico e inclita guarnigione, antica formula introduttiva del discorso di presentazione di uno spettacolo | (ellitt., scherz.) Il colto e l’inclita, tutti, l’insieme degli spettatori, degli ascoltatori e sim. SIN. Istruito.
B s. m.
1 †Terreno coltivato: per li lieti / colti di fecondissime campagne (T. TASSO).
2 (f. -a) Persona che possiede una buona cultura: s’usa dire … anche fra i colti, ed anche scrivendo (G. LEOPARDI).

còlto (2) //
part. pass. di cogliere
Nei sign. del v.