intricàre // o (sett.) intrigàre nel sign. A
[vc. dotta, lat. intricāre, comp. di in- (1) e trīcae ‘intrighi’, di etim. incerta 1319]
A v. tr. (io intrìco, tu intrìchi)
1 (lett.) Avviluppare, intrecciare senz’ordine: intricare le corde, i fili, i capelli.
2 (fig.) Complicare, imbrogliare: il tuo intervento ha intricato ancor più la faccenda.
3 (lett.) Ostacolare: Perché la toga … t’impaccia e t’intrica (G. GALILEI).
B intricàrsi v. intr. pron.
Aggrovigliarsi: il gomitolo si è intricato | (fig.) Complicarsi, imbrogliarsi: la questione si va intricando.

intrigàre //
[lat. intricāre con -g- di orig. sett.; calco sull’ingl. to intrigue ‘affascinare, incuriosire’, a sua volta dal fr. intriguer nel sign. A 2 sec. XIII]
A v. tr. (io intrìgo, tu intrìghi)
1 V. intricare nel sign. A.
2 (fig.) Affascinare, interessare stuzzicando la curiosità (anche assol.): uno stile che intriga.
B v. intr. (aus. avere)
Brigare, fare imbrogli e raggiri per trarne vantaggio: intrigare per ottenere un aumento di stipendio; intrigare per non pagare tasse.
C intrigàrsi v. intr. pron.
(fam.) Impicciarsi, immischiarsi, intromettersi in qlco.: intrigarsi nei fatti altrui | (fam.) Occuparsi, cacciarsi in faccende rischiose: non mi intrigherò mai più di niente (B. FENOGLIO).