lìvido //
[vc. dotta, lat. līvidu(m), da livēre ‘essere livido, pallido’, di parziale area indeur. sec. XIII]
A agg.
1 Detto della colorazione bluastra della pelle umana per contusioni o percosse: carni livide | (fig.) Detto di persona molto turbata, il cui volto assume un aspetto pallido, quasi cadaverico (+ di, + da, + per): livido di (o dalla) rabbia; era livido per lo spavento; La faccia paonazza del Notajo … diventò livida dalla stizza (L. PIRANDELLO) | (est.) Che manifesta livore: un’occhiata livida.
2 (est.) Di colore plumbeo, tra il turchino cupo e il nero: cielo livido di pioggia; gli occhi lividi per lo soverchio piangere (I. SANNAZARO).
3 (raro, lett.) Invidioso, maligno.
|| lividétto, dim.
|| lividaménte, avv.
1 Con riflessi lividi.
2 (raro, fig.) Con livore.
B s. m.
Macchia bluastra che si forma sulla pelle per contusioni o percosse.