malìzia //
[vc. dotta, lat. malĭtia(m), da mălus ‘malo’ 1219]
s. f.
1 Inclinazione a commettere azioni disoneste, ingiuste, cattive: agire con malizia. SIN. Malignità, malvagità.
2 Compiaciuta conoscenza del male: lo disse con molta malizia. CONTR. Ingenuità.
3 Consapevole allusione a ciò che è erotico o audace, talora anche sotto la maschera di un’apparente ingenuità: si espresse con sottile malizia.
4 Astuzia o accorgimento posti in essere per ingannare qlcu. o, comunque, per ottenere certi risultati: sono le malizie dei commercianti; io che opero senza malizia, prendo le cose con indifferenza (C. GOLDONI) | (est.) Avvedutezza, perizia: le malizie del mestiere.
5 †Debolezza: quelli intelletti che per malizia d’animo o di corpo infermi non sono (DANTE).
6 †Danno, dolore, sventura.
7 †Colpa, peccato, delitto.
8 †Malattia.
|| maliziàccia, pegg. | maliziétta, dim. | maliziùccia, dim. | maliziuòla, dim.

malizióso // (o -ṣ-)
[vc. dotta, lat. malitiōsu(m), da malĭtia ‘malizia’ 1261 ca.]
agg.
1 Pieno di malizia: è evidente l’intenzione maliziosa del suo intervento; quel tiro da bambina maliziosa (I. SVEVO).
2 Che denota malizia: sguardo malizioso.
3 †Astuto, furbo.
|| maliziosàccio, pegg. | maliziosétto, dim. | maliziosìno, dim. | maliziosùccio, dim.
|| maliziosaménte, avv. Con malizia.

ṣmaliziàre //
[da malizia, con s- 1813]
A v. tr. (io ṣmalìzio)
Privare dell’ingenuità, rendere più esperto, più scaltro: le nuove amicizie lo hanno smaliziato.
B ṣmaliziàrsi v. intr. pron.
Diventare più scaltro, esperto: smaliziarsi in un lavoro.