miètere //
[lat. mĕtere, di orig. indeur. 1319]
v. tr. (pres. io mièto; pass. rem. io mietéi)
1 Tagliare il grano o altri cereali.
2 (fig.) Stroncare, uccidere: la peste ha mietuto molte vite umane; quanti / colla spada ne miete il valoroso (V. MONTI).
3 (fig.) Raccogliere, ottenere, spec. come premio a una fatica: mietere una larga massa di consensi | Mietere allori, avere grande successo, gloria e sim.

mietitùra //
[av. 1292]
s. f.
1 Lavoro del mietere.
2 (est.) Il tempo in cui si miete.
3 (est.) La messe raccolta: una mietitura scarsa, abbondante, mediocre.

mèsse //
[vc. dotta, lat. mĕsse(m), da mĕtere ‘mietere’ 1532]
s. f.
1 (lett.) Mietitura: il tempo della messe | Quantità di cereali da mietere: una messe abbondante | Epoca o periodo in cui si miete: nei giorni della messe | Il ricavato della mietitura.
2 (spec. al pl.) Insieme di cereali che crescono in un campo: le messi biondeggianti.
3 (fig.) Frutto, risultato di un’attività, un lavoro e sim. (anche assol.): il duro lavoro gli è valso un’abbondante messe; quella era messe di tutta una giornata di caccia (L. SCIASCIA) | Grande abbondanza: una messe di lodi, di consensi, di adesioni.