mìmo //
[vc. dotta, lat. mīmu(m), dal gr. mîmos ‘imitatore, mimo’, da mimêisthai ‘imitare’. V. mimesi av. 1372]
s. m.
1 (f. -a) Attore che interpreta azioni sceniche mimate.
2 (letter.) Nella letteratura greca e latina, componimento che rappresenta realisticamente scene di vita quotidiana.
3 Passeraceo americano simile a un merlo, ma con canto melodioso che imita quello di tutti gli altri uccelli (Mimus polyglottus).
4 (biol.) Animale che imita l’aspetto, il comportamento o il verso di altre specie.

mimèsi // (o -ṣ-) o (meno comune) mìmesi
[vc. dotta, lat. tardo mimēsi(n), dal gr. mímēsis ‘imitazione’, da mimêisthai ‘imitare’, di orig. indeur. (?) 1598]
s. f. inv.
1 (raro) Imitazione.
2 (filos.) In Platone, il rapporto di somiglianza esistente fra le Idee e le cose sensibili | Nell’estetica classica, l’imitazione della natura, come compito ed essenza dell’arte.

mimósa // (o -ṣ-)
[da mimo, per i movimenti delle foglie quando sono toccate av. 1712]
s. f.
Arbusto o alberello delle Mimosacee con foglie pennate, fiori regolari e frutti a legume (Mimosa) | Correntemente, infiorescenza di piccoli fiori gialli, rotondi di alcune acacie. ILL. piante/6.