La parola del giorno è: mèro / mero- / -mero
mèro-
[dal gr. méros ‘parte’, dal v. méiresthai ‘prendere la propria parte’, di orig. indeur.]
primo elemento
● In parole composte della terminologia scientifica, significa ‘parte’, ‘parziale’: meroblastico, meropia.
-mero
[gr. -merḗs, da méros ‘parte’ (V. mero-)]
secondo elemento
● In parole composte dotte o della terminologia scientifica, significa ‘parte’, ‘composto, formato di parti’: dimero, isomero, polimero.
♣mèro (1) //
[vc. dotta, lat. mĕru(m), da una radice indeur. che significa ‘chiaro, brillante’ ☼ 1321]
agg.
1 (lett.) Puro, limpido | (lett.) Vino mero, non annacquato | †Splendente, sfavillante: vidi le sue luci tanto mere (DANTE Par. XVIII, 55) | †Animo mero, sincero.
2 (fig.) Che è quale appare, puro e semplice (preposto a un sost. per restringerne il sign.): trovarsi in un luogo per mero caso; per mera ipotesi, per mera curiosità | La mera possibilità, la possibilità astratta | Mero sbaglio, mera svista, del tutto involontari | Mero sospetto, con nessun fondamento.
|| meraménte, avv. (raro) Puramente, semplicemente.
mèro (2) //
[vc. dotta, gr. méros ‘parte’ poi ‘divisione, schiera’, da méiromai ‘ottengo in divisione’, di etim. incerta ☼ 1552]
s. m.
● Uno dei corni della falange macedone.