óncia // o ùncia, ónza (2)
[lat. ŭncia(m) ‘dodicesima parte di un asse’, da ūnus ‘uno’ 1250 ca.]
s. f. (pl. -ce)
1 Unità di misura di peso usata in Italia e in altri paesi, prima dell’adozione del sistema metrico decimale, con valori diversi, ma per lo più intorno ai 30 grammi. SIMB. oz.
2 (fig.) Minima quantità: non avere un’oncia di giudizio | (lett.) A oncia a oncia, a poco a poco.
3 Unità di misura di peso romana uguale alla dodicesima parte della libbra | Moneta romana repubblicana di bronzo, dodicesima parte dell’asse con la testa di Bellona (dea della guerra) sul dritto | Moneta d’oro coniata da Carlo III di Borbone a Palermo dal XVIII sec. | Moneta d’argento del valore di 6 ducati coniata a Napoli dal XVIII sec.
4 (fig.) Minimo spazio: S’io fossi pur di tanto ancor leggero / ch’i’ potessi in cent’anni andare un’oncia (DANTE Inf. XXX, 82-83) | Non cedere di un’oncia, di un passo.
|| oncìna, dim.

quincónce // o quincùnce
[lat. quincŭnce(m), comp. di quīnque ‘cinque’ e ŭncia ‘oncia’ av. 1597]
s. f. o m. inv.
1 Moneta di bronzo dell’Italia antica del valore di 5 once e contrassegnata da 5 globetti disposti come i 5 punti sui dadi.
2 Disposizione degli alberi messi a dimora ai vertici di una serie di triangoli isosceli tracciati idealmente sul terreno: piantagione a quinconce. ILL. agricoltura.

settónce //
[dal lat. septŭnce(m), comp. di sĕptem ‘sette’ e di un deriv. di ŭncia ‘oncia, porzione’ 1932]
s. m. o f.
Modo di piantare gli alberi a dimora disponendoli ai vertici di un triangolo equilatero.

onciàrio //
[da oncia, unità di misura secondo cui venivano stimati i terreni 1741]
s. m.
Catasto nel Regno di Napoli sino al sec. XVIII.