oriùndo //
[vc. dotta, lat. oriŭndu(m), gerundio di orīri ‘nascere’. V. oriente 1641]
agg. e s. m. (f. -a)
1 Che (o Chi) è originario di un dato luogo: oriundo di Napoli, dell’Africa equatoriale.
2 (disus.) Atleta, spec. giocatore di calcio, di nazionalità straniera ma di origine italiana, che gioca in una squadra italiana.

natìvo // o natìo nei sign. A1 e A2
[vc. dotta, lat. natīvu(m), da nātus ‘nato’ av. 1311]
A agg.
1 Della nascita | Relativo al luogo di nascita: dialetto nativo; aria nativa; fuggo dal mi’ natio dolce aere tosco (F. PETRARCA) | Che è nato in un determinato luogo: essere nativo di Siena | Terra nativa, il paese in cui si è nati | Il tetto natio, la casa in cui si è nati.
2 (raro) Naturale, innato: nativa fierezza; il nativo odio, il dubbio e la paura (L. ARIOSTO) | (est.) Schietto, spontaneo: una nativa eleganza.
3 (miner.) Detto di elemento che si trova non combinato con altri in natura: ferro nativo.
B s. m. (f. -a)
Chi è oriundo, originario di un determinato luogo: i nativi della Giamaica. SIN. Indigeno | (fig.) Nativo digitale, V. digitale (3).