piaggerìa //
[da piaggiare 1862]
s. f.
Blandizia, lusinga | Atteggiamento di adulazione, di servilismo: fare qlco. per piaggeria.
SFUMATURE lusinga.

piaggiàre //
[lat. tardo plagiāre ‘rubare’, da plăgium. V. plagio 1313]
A v. tr. (pres. io piàggio; fut. io piaggerò)
(lett.) Lusingare e adulare qlcu. per esserne favoriti e avvantaggiati.
B v. intr. (aus. avere)
1 †Barcamenarsi tra due contendenti.
2 †Lusingare: piaggiare a, con uno.
3 †Bordeggiare lungo la costa.

plàgio //
[vc. dotta, lat. tardo plăgiu(m), dal gr. plágion, nt. di plágios ‘obliquo’ 1667]
s. m.
1 Appropriazione, totale o parziale, di lavoro altrui, letterario, artistico e sim., che si voglia spacciare per proprio | (est.) Ciò che viene spacciato per proprio: questo libro è un plagio.
2 Nel diritto romano, comportamento criminoso di chi si impossessa dolosamente o fa commercio di un uomo libero o di uno schiavo altrui | Nel diritto penale moderno, illecito penale di chi assoggetta qlcu. al proprio potere, privandolo di ogni libertà di giudizio e di iniziativa; dal 1981 non costituisce più reato.

plàgio-
[dal gr. plágios ‘obliquo’, di orig. incerta]
primo elemento
In parole composte della terminologia scientifica indica posizione obliqua: plagiocefalia, plagiotropismo.