La parola del giorno è: pigliàre
♦pigliàre //
[lat. parl. *piliāre, per il lat. tardo pilāre ‘rubare’ (precedentemente ‘calcare fortemente, piantare’), da pīla ‘pila (1)’ ☼ av. 1250]
A v. tr. (io pìglio)
● (fam.) Prendere: piglia la tua roba e vattene! | Afferrare: pigliare la lancia | Non sapere che pesci pigliare, non sapere quale decisione prendere, non sapere che cosa fare | Che ti piglia?, (fam.) che cosa ti salta in mente (di dire o di fare), che cosa ti succede? | PROV. Chi dorme non piglia pesci, V. dormire.
B v. intr. (aus. avere)
1 Attecchire, detto di un vegetale.
2 (lett.) Accingersi: aveva pigliato a tradurre un librone (U. FOSCOLO).
C pigliàrsi v. tr. pron. (aus. essere)
● Prendere (con valore intens.): pigliarsi un raffreddore | Pigliarsela con qlcu., prendersela: mi pare troppo … che per questo lei debba pigliarsela con la sua signora (L. PIRANDELLO).
D pigliàrsi v. rifl. recipr.
● Prendersi | (fam.) Trovarsi reciprocamente simpatici, intendersi: non si sono mai pigliati; CFR. Prendere nel sign. E 1 | Pigliarsi per i (lett. ai) capelli, accapigliarsi; (fig.) litigare.