precètto //
[vc. dotta, lat. praecĕptu(m), part. pass. sost. di praecĭpere ‘prendere prima’, poi ‘prescrivere, ordinare’, comp. di prae- ‘pre-’ e căpere ‘prendere’ (V. cattura) sec. XII]
A s. m. (pl. -i, precètta, f.)
1 (relig.) Nella dottrina cattolica, legge con cui la Chiesa, applicando i comandamenti di Dio e per autorità di istituzione divina, prescrive ai fedeli alcuni atti di devozione e determinate astinenze: i cinque precetti generali della Chiesa | Precetto pasquale, terzo fra i precetti generali, che impone al cristiano di confessarsi almeno una volta all’anno e di comunicarsi almeno a Pasqua | Festa di precetto, con obbligo della Messa e dell’astensione dal lavoro | È di precetto, di ciò che è obbligatorio per il cristiano, in quanto imposto dai precetti generali della Chiesa.
2 Insegnamento, norma, regola: precetti morali, civili, religiosi.
3 Regola di condotta stabilita da una norma, spec. penale.
4 (dir.) Atto consistente nell’intimazione di adempiere l’obbligo risultante da un titolo esecutivo entro un dato termine con l’avvertimento che, in mancanza di adempimento, si procederà a esecuzione forzata.
5 Ordine di richiamo alle armi per mobilitazione o per un periodo di istruzione.
B in funzione di agg. inv.
(posposto al sost.) Nella loc. cartolina precetto, documento contenente l’ordine individuale di chiamata alle armi delle reclute o di richiamo dei militari in congedo da mobilitare.
SFUMATURE insegnamento, ►massima, ►ordine.